In un momento in cui il c.d. “fashion system” si dirige verso altri scenari, io ho deciso di stabilire il mio quartiere generale in Sicilia, nella mia Castelbuono.
Ed è dall’omaggio al gioiello artistico forse più prezioso, la cappella palatina barocca con le incredibili decorazioni a stucco dei fratelli Serpotta, che nasce Allegorie.
Una collezione di tredici capi, ispirati alle celebri allegorie di Giacomo Serpotta e al lavoro d’impeto a cui costringe lo stucco, da modellare prima che asciughi.
Tagli e forme dalla peculiarità sartoriale, si mescolano a rimandi artistici e architettonici, riformulati in chiave scultorea, ma che sposano, al contempo, praticità e portabilità. Armonia-disarmonia, contrasti tra l’austerità di linee e ampollosità di curve architettoniche delle “mie” chiese barocche siciliane. Tessuti pregiati incontrano tessuti tecnici, crocevia tra un passato glorioso ed un futuro frutto di ricerca e sperimentazione. All’interno della collezione si ritrovano le linee nette ed essenziali di architetture dal gusto antico, in un mix&match con le linee morbide e sinuose del barocco, dove l’essenzialità del bianco e del nero si sposa con la ricchezza delle stampe, prese in prestito dagli affreschi magnifici all’interno dei monasteri e delle dimore palermitane, perpetuando quell’infinito intervallo spazio-temporale che si cela dietro un luogo con anni di storia alle spalle.
Come l’architettura palermitana, i capi della collezione sono caratterizzati da stratificazioni e sovrapposizioni.